Cosa fare in caso di emergenza
Bad trip, attacchi di panico e crisi emotive
Il «bad trip» è un’esperienza negativa legata al consumo di sostanze psicoattive caratterizzata da ansia, paranoia, confusione e una percezione negativa della situazione. Nella maggior parte dei casi, la situazione migliora quando gli effetti di una sostanza svaniscono. Non lasciare mai sola la persona in bad trip. Parlale con tono calmo («talk down») e prova a farle pensare a qualcosa di positivo rassicurandola. Cambiare posto può essere una buona idea: porta la persona all’esterno per farle prendere un po’ d’aria fresca e offrile dell’acqua o del tè. Mantieni sempre un contatto fisico (se la persona che sta male lo consente).
Liberazione delle vie aeree
Aprire la bocca premendo sul mento con indice e pollice. Con indice e pollice, spingere energicamente la guancia tra le due arcate dentarie, in modo che la bocca rimanga aperta e il paziente non possa mordere. Con le dita dell’altra mano, liberare la cavità orale.
Respirazione artificiale
Tenere una mano sotto la mascella inferiore e l’altra sulla fronte. Per la respirazione bocca-naso, la bocca deve essere chiusa con la mano che tiene la mascella inferiore. Per la respirazione bocca a bocca, chiudere le narici con indice e pollice. Praticare 12-16 insufflazioni al minuto.
Basi per il massaggio cardiaco
Distendere la persona sulla schiena su una superficie rigida. Liberare la parte superiore del corpo. Sovrapporre i palmi delle mani, esercitare regolarmente una pressione sulla parte inferiore dello sterno. Con entrambe le braccia tese, premere regolarmente lo sterno verso la colonna vertebrale per circa 5 cm, 100 volte al minuto.