MUTOID WASTE COMPANY - Statement & intervista
a cura della Berliner Posse
Fonte: DECODER #6
Non solo hanno assorbito a fondo la modernità, ma, addirittura, i Mutoid Waste Company si sentono già mutati: fisicamente, psichicamente e, di conseguenza, comportamentisticamente. Sono una tribù di creativi riciclatori, che da inutili rottami ricavano sculture gigantesche e mobili, sono predicatori urbani mutanti, nomadi, per scelta, della nuova era: sono esempi viventi della "junk modernity". A Berlino, davanti all'ex- muro, hanno lasciato un paio di ricordini e un'intervista. Nel caso che i veicoli dietro di te siano un incrocio fra un'astronave e un vecchio camion arrugginito, niente paura. Gli occupanti sono pacifici. I Mutoid Waste Gang sono una off-beat band di transumanti con un'insolita filosofia
MASTERS OF METAL MUTAZION MACHT SPASS Sono dei provocatori, meccanici artisti e artisti meccanici e, per mezzo della mutazione del mondo circostante, cambiano l'ambiente dove vivono. Comic stip helden, scultura dub e ritmi tribali, gente selvaggia, predicatori, performer e pazzi ispirati. Ma queste definizioni sono per loro intercambiabili: il lavoro tocca tutto lo spettro dell'arte: spaziano dalla musica alla performance, dalle esposizioni alle parate a bordo dei loro macabri bus. I Mutoid Waste Gang Company sono un gruppo di 8-20 persone fra i 18 e i 34 anni. Vivono dentro caravan fra rottami e pezzi meccanici. E in un vecchio trattore inutilizzato si è sistemato Reverend Mutant Preacher King Mutoid Obi alias Joe Rush che in un comodo caravan ci accoglie e riferisce sul gospel della mutazione. La lezione per oggi, o per un altro giorno, a seconda di quando ci si incontra, è questa: "Necessità del cambiamento" ma, si badi bene, si sta parlando di un bus. Per la maggioranza il bus è niente più che un mezzo di trasporto a poco prezzo, ma per Joe e i suoi compagni dei M.W.C. il bus è il nocciolo della loro filosofia, dove si vede combinata la doppia funzione di mutazione e mobilità. La M.W.C. crea un'avvincente provocazione, una variopinta mutazione di ambiente. Il road-show si parcheggia in vecchi supermarket, cantieri in rovina, vecchi hangar per bus, parcheggi inutilizzati ecc. Questa loro mobilità consente alla Company di disporre sempre nuovi spazi e di occupare dei posti che altre persone non potrebbero usare, ma che loro, mutati alla vita della waste land, adoperano. E la loro mobilità parla per loro stessi: la mutazione, si sa, è una faccenda complessa. Joe intanto si adatta alla nuova situazione e cerca di spiegarci la sua filosofia: "Uomini e cose devono mutare fisicamente e i cambiamenti in un disastro o una post-apocalisse devono essere profondi se si vuole sopravvivere." Un bus può essere un appartamento o diventare un atelier e i rottami possono essere fonte di sostentamento e ci si può guadagnare vendendoli, oppure essere dei pezzi di ricambio indispensabili o, ancora, sono buoni per fare delle sculture. Un bus può esser dipinto o decorato, in modo che esso stesso diventi un pezzo d'arte e se un bus non può essere lavorato se ne possono ricavare dei pezzi che possono essere utilizzati per altre macchine.
"Noi viviamo per questa idea della mutazione dei nostri veicoli e della nostra arte," dice Joe, "l'idea è di rappresentare sempre qualcosa di originale e di lasciarsi trasformare", continua "niente è finito per sempre e la natura delle cose commerciabili è solo pattume: se tu non riesci a lavorare ed a intervenire sopra queste cose avrai solo pattume" e la filosofia della mutazione si può rapportare agli uomini e alle cose. "Di questi tempi" dice Joe "ognuno ha la sua mutazione in se stesso ed essa corrisponderà ai suoi bisogni e al suo lavoro. Gli impiegati vedranno spuntare sulle loro teste matite gigantesche, e i reporter avranno delle escrescenze a forma di block-notes e di tasti martellanti di macchine da scrivere". Probabilmente Joe vorrebbe la sua testa trasformata in un gigantesco saldatore in modo che non ci sia più differenza fra le sue mani e la sua testa.
Pazzi? Forse sì, ma i M.W.C. hanno dimostrato praticamente che la loro filosofia funziona. Il gruppo, che abbiamo già detto che è composto di 8-20 persone più un cane, stanno nella capitale (Londra) ma viaggiano spesso fuori città, nel continente, con i loro veicoli decorati con gusto funebre. Sono di casa in ogni posto dove si possono trovare dei rottami e pezzi di motore. Vivono in una quantità enorme di iniziative che va dalla rivendita di rottami all'organizzazione di parties a 5.000 lire di entrata. In qualche loro manifestazione ci sembra di riconoscere gli ultimi resti degli hippies anni Sessanta, ma loro sono suscettibili a ogni paragone. La loro filosofia ha qualche somiglianza con Mad-Max (il film girato nel deserto australiano dopo l'olocausto del XXI secolo). Come Mad-Max usano i più disparati attrezzi e in mancanza di pezzi se li costruiscono rovistando fra i rottami. Joe però sostiene che la scelta della loro vita è precedente alla visione del film, e pensa che lo sceneggiatore sia stato, come lui, ispirato dai 2000 AD Comics. Gli altri sono un cuoco che vive in caravan con la sua compagna, un'infermiera che tutte le mattine va a lavorare. C'è Sandy un novizio che fa l'acrobata. Poi c'è Greg detto "Spaceman" che è quello che costruisce le astronavi. Ancora c'è Hari Chromehead (meglio conosciuto come Joshua Gospel), la guardia del corpo di Joe, colui che predica i mutant gospel, c'è ancora Envy Girl e qualche volta la ragazza di Joe. Joe lavora in questo momento ad una particolare scultura mobile che si può ammirare e comprare alla "Crucial Gallery" in Notting Hill, ma la mostra sembra quasi una copertura, un aspetto secondario del suo lavoro. Se siete tentati di pensare che la gang è fatta di scoppiati e che le loro attività siano senza senso, vi sbagliate. E sbaglia chi crede che la Company sia in ferie permanenti. I Mutoid sono un gruppo di lavoro che si dedica alle sue speciali attività con abbastanza impegno da riuscire ad autofinanziarsi. Al contrario degli hippies, loro pensano che non è sufficiente sentirsi alternativi "felici" separati dalla società e chissà cos'altro. Credono nel duro lavoro, ma non hanno interesse in tutto ciò che non è compreso nella loro ortodossa ideologia. Ma non credono nemmeno che il loro stile di vita sia una risposta alla crisi in cui è piombato tutto il mondo industriale qui all'Ovest. Ciò che dicono è che bisogna mutare e lasciarsi mutare. Molti giovani, giovani che non sono in condizione di affittarsi una casa o di separasi dai propri genitori trovano molto attraente la happy-go-lukky e vengono affascinati dallo stile di vita dei Mutoids , nonostante la mancanza di comforts come la vasca da bagno, elettricità e televisione.
"Molti vogliono seguirci ma non possiamo permetterci di portare tutti con noi." Con la legge non hanno problemi. Per quattro automezzi hanno uno speciale permesso come quello dei circhi. Così M.W.C. accoglie una valanga di attività: un road-show, parate di mutanti, musica e performances teatrali, esposizioni, sculture, prediche e mutazioni dal vivo. La musica è suonata su strumenti a percussione che hanno realizzato personalmente. E' una musica industriale, quasi un blues da rotaia mischiato con gospel di Neanderthal. La musica che viene suonata da tutti i componenti del gruppo fa da sottofondo durante le prediche mutanti. Il mutante predicatore reverendo King Rat Mutoid God Obi si è specializzato nello speciale vocabolario mutante e con molta teatralità e rambazamba (velocità, scioltezza) si lascia trasportare dalle sue prediche Lo show viene smontato. I Mutoid partono nella notte verso un nuovo campo mobile.
Il processo di mutazione continua e da qualche parte una nuova mostra viene montata.
Come si è formata la M.W.C.?
Veniamo più o meno tutti dalla scena del punk londinese. Abbiamo incominciato a fare teatro da strada, e delle sculture utilizzando materiale di recupero. Dopodiché ci siamo organizzati con altre persone, e abbiamo formato la M.W.C.
Le persone che fanno parte del gruppo, sono tuttora le stesse?
Praticamente no! Nel giro di 5 anni hanno lavorato con noi circa 60 persone. Attualmente siamo in 18, e pensiamo che questo sia il numero ideale per poter lavorare e andarsene in giro. Continuamente si aggregano persone a noi. Anche qui a Berlino abbiamo conosciuto qualcuno, che molto probabilmente continuerà il tour con noi.
Che cosa fate quando non siete in tour? Dove vivete?
Noi siamo praticamente sempre in tour. In Inghilterra non viviamo in nessun posto fisso. Giriamo in continuazione con la nostra carovana e ci accampiamo dove ci capita. Ogni tanto a Londra occupiamo degli edifici vuoti, che utilizziamo per i nostri shows e per viverci. Finito lo show ce ne riandiamo.
Come vi finanziate le vostre tourne?
Per i nostri tours non abbiamo grosse spese, a parte i costi di benzina e gli attrezzi da lavoro. Il resto ci viene tutto regalato. Riguardo le spese maggiori, cerchiamo di coprirle vendendo birra oppure organizzando parties a pagamento.
E come vi finanziate quando non siete in tour?
Noi costruiamo su ordinazione sedie e tavoli, oppure vendiamo le nostre sculture.
Che tipo di acquirenti sono quelli che vi comprano le sculture?
Differenti: club, compagnie cinematografiche e a volte qualcuno che deve produrre videoclip.
C'è qualcosa che vi ha particolarmente colpito qui a Berlino?
Quello che ci ha particolarmente sorpreso è che in altri posti bisogna pagare per avere un rottame, qui invece si paga per portare la propria macchina dal rottamaio, per cui un casino di gente ci ha regalato delle macchine, alcune delle quali erano proprio in buono stato (la revisione delle macchine qui in Germania si fa più o meno ogni due o tre anni e sono veramente intolleranti).
Che cosa ne sarà delle sculture che avete costruito qui?
Le migliori le portiamo via, alcune le abbiamo regalate ai posti dove abbiamo suonato, mentre altre sono state vendute. Il resto è rimasto al campo, ma praticamente sono già dei rottami.
Dove prosegue il vostro tour?
Prossimamente andremo in una piccola città di porto nei pressi di Amsterdam e poi sono incluse nel programma: Parigi, Barcellona e Ibiza.
Vi sentite in qualche modo un gruppo politico?
Noi siamo completamente coscienti di una scelta, cioè di non essere più politici. Al di fuori di questo pensiamo che il modo in cui stiamo vivendo è una chiara espressione delle nostre scelte. E' veramente così, il mondo nel quale viviamo sta andando a puttane. Distruzioni, catastrofi ecc. Noi esseri umani non possiamo cambiare più niente. Così cerchiamo, per il tempo che ancora ci rimane, di divertirci il più possibile.
E voi che tendenza politica avete con il vostro giornale?
Qualcuno ci definisce degli anarchici. Vedi, noi invece siamo dei mutanti!!